en-Pensieri in Libertà ... e Biscotti!
Le disse che l'amore muore di stenti, ogni volta che "Io" dirotta tutto il nutrimento su di sé e si dimentica di "Noi".
Massimo Gramellini, L'ultima riga delle favole
In questi giorni di quarantena lavoro (smart working), cucino, pulisco, mi dedico al giardinaggio, scrivo, rifletto.
Il silenzio, a cui pensavo di essere abituata vivendo in cima ad una collina, si è fatto più assordante.
È il silenzio di Firenze città per la prima volta completamente muta, che pare dormire davanti alla mia terrazza.
È il silenzio che si propaga dall'assenza dei ritmi fragorosi che contraddistinguono la mia vita.
È il silenzio che rimbomba nella mia mente...
Chi mi conosce sa che sono iperattiva, nel lavoro e nella vita:
la quarantena mi ha imposto un deciso ALT!
Non desidero parlare del Coronavirus e degli Eroi che lo stanno combattendo sul campo ogni singolo giorno, dei sacrifici che tutti siamo chiamati a fare...
Vorrei parlare di una delicata scoperta che ho fatto.
La quarantena, nella mia piccola realtà, mi ha resa profondamente e materialmente consapevole del fatto che la vita frenetica porta inesorabilmente a trascurare moltissimi aspetti delle relazioni.
Il primo fra tutti?
Prendersi cura l'uno dell'altro per quanto riguarda i bisogni primari ed elementari.
Sulla collina dove abito, appena sopra Fiesole, siamo una piccola comunità di circa 25 case: ci salutiamo, andiamo abbastanza d'accordo e condividiamo una chat su WhatsApp in cui le comunicazioni sono prevalentemente lamentele, segnalazioni di guasti, richieste di intervento all'amministratore del consorzio ...
Tutto questo è cambiato.
Ora condividiamo ricette, contatti di produttori locali che fanno consegne a domicilio e che vogliamo tutti aiutare in questo momento (we eat local). Ieri abbiamo fatto un acquisto di gruppo di arance e limoni dalla Calabria.
Con i miei vicini più "stretti", ci scambiamo prodotti di prima necessità, facciamo i turni per scendere in paese, io faccio il pane, qualcuno i carciofi fritti o gli gnudi... e ce li passiamo mantenendo le distanze di sicurezza. Facciamo giocare i cani: loro non devono mantenere le distanze e noi li osserviamo invidiandoli, a metri e metri di distanza.
Io e mio marito Matteo, insieme da 17 anni e sposati da 3, non abbiamo mai trascorso così tanto tempo insieme a casa. Siamo sempre stati una squadra ed in questa situazione non ci siamo smentiti: ci lasciamo i nostri spazi con rispetto e allo stesso tempo facciamo tanto insieme.
Normalmente siamo entrambi tutto il giorno fuori casa per lavoro ed i ritmi sono sempre inclementi. Non ho mai dovuto, in tutti questi anni, preparare colazione, pranzo e cena ogni singolo giorno... e dopo un primo momento di smarrimento alla Desperate Housewife il mio cervello ha messo insieme tutti i dettagli che vi ho raccontato finora.
E ho capito che prendersi cura l'uno dell'altro (e qui il mio pensiero è universale e non di mero vicinato) è l'unica cosa che conta, l'unico arricchimento, l'unico nutrimento, l'unica salvezza...
***
Smorzo i toni raccontandovi che abbiamo finito i biscotti per la colazione... e quindi ieri sera alle 23:55 mi sono messa a farli per Matteo.
Ho improvvisato con gli ingredienti che avevo in casa, eccoli!
Soffici alle Mele
e Scorza di Arancia
Dosi per circa 18 biscotti
1 uovo
50 g zucchero
50 g burro
175 g farina bianca
1/2 bustina di lievito per dolci (8g)
1 mela a pezzettini grossolani
la scorza grattugiata di un'arancia
In una ciotola monta con le fruste elettriche l'uovo e lo zucchero.
Aggiungi il burro morbido (non fuso) e il lievito per dolci continuando a lavorare l'impasto con le fruste.
Inizia ad aggiungere la farina poco alla volta. Se l'impasto diventa troppo denso per le tue fruste continua a mescolarlo con un cucchiaio di legno.
Aggiungi le mele a pezzetti e la scorza di arancia.
Fodera la placca del forno con la carta forno.
Con le mani bagnate crea delle palline di impasto grosse come noci e schiacciale leggermente (mettile a distanza l'una dall'altra perché gonfiano un po').
Cuocile in forno statico a 180° per 20 minuti o finché sono dorate.
Un "nutrimento virtuale" pieno di affetto a tutti coloro che mi hanno letto,
Gloria
Free Thoughts ... and Biscuits
He told her that love dies of starvation, every time "I" keeps all nourishment on itself and forgets "Us".
Massimo Gramellini, The last line of fairy tales
In these days of quarantine I work (smart working), cook, clean, gardening, write, reflect.
The silence, which I thought I was used, living on a hilltop, became more deafening.
It is the silence of Florence that seems to sleep in front of my terrace for the first time completely silent.
It is the silence that propagates from the absence of the thunderous rhythms that distinguish my life.
It is the silence that echoes in my mind ...
Those who really know me know that I am overactive, at work and in life: the quarantine has forced me a STOP!
I don't want to talk about the Coronavirus and the Heroes who are fighting it on the field every single day, about the sacrifices that we are all called to make ...
I'd like to talk about a delicate discovery I made.
Quarantine, in my small reality, made me deeply and materially aware of the fact that hectic life leads inexorably to neglect many aspects of relationships.
The first of all? Take care of each other regarding primary and elementary needs.
On the hill where I live, just above Fiesole, we are a small community of about 25 houses: we say goodbye, get along well and share a chat on WhatsApp where communications are mainly complaints, reports of faults, requests to the administrator of the consortium ...
All of this has changed.
Now we share recipes, contacts of local producers who make home deliveries and who we all want to help right now (we eat local), yesterday we made a group purchase of oranges and lemons from Calabria. With my "closest" neighbors, I almost exchanged basic necessities, I take turns to go downtown, I make bread, some of us fried artichokes or gnudi ... and we share them keeping the safety distances. We let dogs play: they don't have to keep distance, while we watch them envying them, meters and meters away.
My husband Matteo and I, together for 17 years and married for 3, have never spent so much time together at home. We have always been a great team and in this situation we're doing our best: we leave our spaces with respect and at the same time we do many things together. Normally we are both away from home all day and the pace is always inclement. In all these years I have never had to cook breakfast, lunch and dinner every single day ... and after a first moment of loss Desperate Housewife mood my brain has put together all the details that I have told you so far.
And I understood that taking care of each other (and here my thought is universal and not of mere neighborhood) is the only thing that matters, the only enrichment, the only nourishment, the only salvation ...
***
I muffling the tones by telling you that we have finished the biscuits for breakfast ... and then yesterday will be at 23:55 I started to make them for Matteo.
I mixed some ingredients I had at home, here they are!
Soft Biscuits with
Apples and Orange Zest
For about 18 biscuits
1 egg
50 g sugar
50 g butter
175 g white flour
1/2 sachet of baking powder (8g)
1 apple into coarse pieces
The grated zest of an orange
In a bowl, whisk the egg and sugar with the electric whisk. Add the soft (unfused) butter and baking powder while continuing to knead the dough with the whisk.
Start adding flour little by little. If the dough becomes too thick for your whips, continue mixing it with a wooden spoon.
Add the chopped apples and orange zest.
Line the oven plate with parchment paper.
With wet hands, create dough balls as big as walnuts and squeeze them slightly (put them at a distance from each other because they swell a little).
Bake them in a static oven at 180 ° for 20 minutes or until they are golden brown.
A "virtual nourishment" full of affection for all those who read me,
Gloria