en-Ispirazioni Culinarie Etrusche
Chi non conosce la mia passione per la storia e le leggende sottese alle ricette del nostro territorio?
Da fiesolana doc, la mia curiosità e l'amore per gli Etruschi sono sempre stati ferventi: da qui il desiderio di condividere le radici profonde dell' alimentazione del territorio attraverso delle experiences culturali e culinarie che, a partire dal 2017, ho organizzato nella casa di famiglia sulle colline di Fiesole (in etrusco Vipsul o Visul).
Durante i mesi di lockdown ho portato avanti il mio progetto in versione online, realizzando alcune Instagram live sugli Etruschi ed i sapori della loro cucina, le ultime insieme alla mia amica Ida, una guida turistica brasiliana piena di entusiasmo!
Oggi vi offro, nero su bianco, alcune ricette di ispirazione etrusca, perfette per un aperitivo!
Una premessa è necessaria: le ricette etrusche non sono arrivate fino a noi raccolte in un comodo tomo da consultare, sono frutto della ricostruzione storica elaborata dagli archeologi gastronomici.
Scopriamo insieme le ricette, per la realizzazione delle quali mi sono ispirata ai sapori etruschi e addentriamoci nella storia e nella simbologia legata agli alimenti.
IL GARUM
Impensabile per i nostri stomaci moderni, il Garum era una sorta di salsa liquida prodotta dalla macerazione di strati di pezzi e interiora di pesce, alternati ad erbe e sale, lasciati a decomporsi e quindi fermentare al sole per alcuni mesi all'interno di un recipiente. Al termine del periodo di fermentazione il "composto" veniva filtrato ed utilizzato come condimento per carne, pesce e anche pietanze dolci.
Il Garum mi ha fatto sempre pensare sia alla colatura di alici di Cetara, che alla tradizione toscana di gustare la bistecca con sopra l'acciugata!
Per la RICETTA di ispirazione etrusca vi serviranno delle acciughe e dello sgombro sott'olio da tagliare finemente a coltello. Aggiungete poi sale, prezzemolo (o le erbe aromatiche che preferite) e qualche goccia di aceto. Per una consistenza più cremosa potete frullare gli ingredienti.
L'UOVO
Per gli Etruschi l'uovo racchiudeva in sé il simbolo della vita e della morte, era considerato di buon auspicio ed era immancabile sulle loro tavole, in particolar modo apriva il banchetto etrusco (si pensa che venissero servite agli ospiti delle uova sode).
La RICETTA dal sapore etrusco che vi propongo è un uovo al forno con ricotta, menta e miele. In una ciotola sbattere un uovo a persona con due cucchiai di ricotta fresca, aggiungere sale, pepe e foglie di menta fresca. Cuocere in forno caldo fino a doratura e appena sfornate far colare sulla superficie un po' di miele.
Il miele era un ingrediente molto usato dagli Etruschi sia sulle pietanze che per addolcire il vino e forse gli attribuivano persino un potere afrodisiaco ... attendo conferme!
CIPOLLE COTTE NEL VINO
Si pensa che la cucina etrusca prevedesse l'uso di aglio, cipolla e porro. L'aglio cresceva spontaneamente e veniva raccolto per essere utilizzato non solo in cucina ma anche a scopo curativo; la cipolla invece veniva usata con moderazione e sempre previa cottura da parte dei nobili, insieme al porro (allium orrum).
In onore al vino, elemento fondamentale del banchetto etrusco ecco la RICETTA di ispirazione etrusca delle cipolle al vino: prendete delle succose cipolle rosse, tagliatelle grossolanamente e fatele appassire a fuoco dolce in pentola con un po' di olio evo, sfumate poi con un bel bicchiere di vino rosso e fatele stufare fino a che saranno tenere ed impregnate di nettare rosso.
FOCACCINE NON LIEVITATE CON FARINA DI CASTAGNE E ROSMARINO
Non sappiamo se gli Etruschi utilizzassero o meno la lievitazione, ci sono teorie contrastanti sul punto, ma di sicuro il loro pane era senza sale. Le farine utilizzate erano di cereali (specialmente il farro) e legumi. Le focaccine etrusche imbandivano i banchetti accompagnando minestre, carni e potevano essere semplici o farcite di olive e fichi.
Per la RICETTA dal sapore etrusco che vi propongo ho scelto la castagna (la farina di castagne) perché per gli Etruschi era il simbolo dell'unione del nucleo familiare. La simbologia probabilmente traeva ispirazione dalla conformazione del frutto la cui buccia coriacea proteggeva la morbida parte interna dalle insidie del mondo esterno.
Che bel simbolo, non trovate?
Mescolate due cucchiai di farina di castagne con due cucchiai di farina bianca a persona, aggiungete acqua tiepida, sale, un cucchiaino di miele ed impastate fino ad ottenere un composto elastico ma non appiccicoso. Fate riposare per 10 minuti, poi formate delle palline di circa 8 cm di diametro e stendetele col mattarello dando forma sferica (devono essere molto sottili). Cuocetele in una padella antiaderente senza olio ma con qualche rametto di rosmarino per conferire l'aroma. I tempi di cottura sono di qualche minuto per lato e la padella deve essere molto calda.
È giunto il momento di comporre il vostro tagliere e di immergervi nella storia attraverso il gusto!
Se poi volete proprio esagerare mangiate semisdraiati, gli Etruschi utilizzavano una sorta di letto conviviale chiamato kline, dotato di cuscini per appoggiare il gomito sinistro, ma voi potete anche optare per il divano di casa!
Attendo i vostri racconti!
Venite a trovarmi sul mio profilo Instagram @gloriamottiniexperience.